2 gennaio 2018, bandiere che sembrano a mezz’asta. E la sensazione di un anno che inizia dentro corridoi più vuoti, dentro uffici più gelidi, perché alla fine a dare vita alle carte e alle regole sono solo le persone quando sanno di lavorare per altre persone. Rosario Maiorano era il calore che riempie di senso le cose di ogni giorno, che fa vibrare quell'espressione così aulica, “concorso pubblico”, che con lui recuperava il vero semplice significato di avventura della conoscenza, dell'impegno, del merito. Rosario impersonificava la scommessa che si vince sfidando il confine fra notte e giorno, ma anche il rigore necessario a quell'imparzialità che è nella Costituzione, e nel codice non scritto delle persone giuste.
Rosario. Ragazzo senza età che accoglieva l'impegno più gravoso come una nuova scusa per sorridere. Dirigente che come unica qualifica faceva tintinnare la medaglia di 'coordinatore mondiale dei salesiani'. Uomo di fede limpidissima e mai ostentata, che diceva 'la nostra valigia deve essere sempre pronta per la Casa del Padre'. Servitore dello Stato italiano che onorava in ogni suo atto, sempre piegato sul bisogno di chi bussava, indifferente al potere e all'interesse.
Rosario. Con la barba sempre incolta come per non aver avuto tempo, con il tuo doppiopetto gessato grigio, Rosario che “fa tutto lui, come facciamo ad aiutarlo?”, Rosario che non eri su facebook e non avevi what’s app... Rosario, nel dirti addio ti immaginiamo ancora tra di noi. Perché con l'umile grandezza degli uomini veri, hai lasciato in ognuno un ricordo diverso e speciale, ma in tutti il comune orgoglio di aver condiviso con te un lavoro che è una missione di interesse collettivo.
Ti rivedremo sempre, con quel tuo viso sempre aperto alla passione di fare bene e di fare il massimo, con quel tuo passo trafelato che sembrava voler raddoppiare le ore, con quel tuo affrettato addio, un giorno di settembre, mentre sistemavi le tue cose come chi si scusa di dover mancare per un po' al suo dovere.
Per chi volesse dare a Rosario un ultimo saluto, sarà allestita la camera ardente domani, mercoledì 3 gennaio, dalle 9 alle 11 presso la camera mortuaria del Policlinico Umberto I, a Roma, in via Regina Elena, 328.
I funerali domani alle ore 11,30 presso la Basilica del Sacro Cuore, via Marsala 37
Addio Rosario Maiorano, amico di tutti, esempio del Formez, uomo dello Stato italiano
Questa è la notizia che non avremmo mai voluto pubblicare su questa pagina.
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